Da quando, nel 1924, i grandi magazzini Macy’s scelsero di offrire ai clienti degli sconti molto vantaggiosi per dare il via allo shopping natalizio, il venerdì successivo al Giorno del Ringraziamento, il modello è stato replicato con fedeltà non solo nelle grandi catene o online ma anche nei piccoli negozi, fino a diventare un fenomeno internazionale.

Il Black Friday è diventato uno dei giorni simbolo del consumismo più smodato. Complici le offerte a basso costo, le persone acquistano senza pensare, noncuranti dell’enorme impatto ambientale e sociale che questo spreco di risorse può generare.

Oltre alle tonnellate di gas serra emesse dai mezzi di trasporto utilizzati per l’acquisto o per la consegna della merce, si aggiungono diversi altri impatti ambientali. Estrazione delle materie prime, solo di rado riciclate, packaging che solo in piccola percentuale saranno riciclati e in rarissimi casi riutilizzati, distruzione dei resi per gli acquisti online e, non in ultimo, prodotti destinati spesso a un fine vita troppo breve.

Proprio in risposta a questo consumismo sfrenato e nocivo, sono sorti negli ultimi anni dei movimenti paralleli sia di boicottaggio sia di sostenibilità anti-Black Friday, che riportano in auge valori come il consumo consapevole e solidale, l’ecosostenibilità e il ritorno alla semplicità.

Ecco di seguito alcuni di questi:

  • Il Circular Monday, il lunedì antecedente al Black Friday, cade nella Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti ed è un’iniziativa svedese che al consumismo sfrenato del “venerdì nero” contrappone una giornata che pone l’accento sui consumi utili e necessari, all’insegna del riciclo e del riutilizzo.
  • Il Green Friday promuove, ad esempio, l’attenzione allo shopping responsabile acquistando da piccoli negozi locali o articoli di seconda mano.
  • Il Giving Tuesday, il martedì dopo il Ringraziamento, è invece dedicato al dare. Questo può avvenire in qualsiasi forma, come donare cibo ai banchi alimentari, dare soldi in beneficenza o dedicare tempo al volontariato.
  • Il Buy Nothing Day si svolge lo stesso giorno del Black Friday, ma alcuni negozi, invece di offrire grandi sconti, chiuderanno. Nella società dei consumi, non acquistare nulla di nuovo diventa un atto rivoluzionario e un trend: sui social non è raro vedere green influncer raccontare gli sviluppi del loro no buy year o no buy month, un anno o un mese in cui si rinuncia a comprare qualsiasi oggetto non sia, davvero, essenziale.