In ogni guardaroba ci sono decine di abiti e accessori che non vengono indossati a causa della taglia errata, della moda superata, di acquisti compulsivi e ripensamenti. Ed è così che ad ogni cambio di stagione ci si ritrova a riporre capi di abbigliamento mai indossati nella speranza che l’anno successivo possano tornare utili, mentre si finisce per accumulare ulteriormente abiti che potrebbero, invece, tornare a nuova vita.

In che modo?
Un’idea potrebbero essere gli Swap Party!
Non ne hai mai sentito parlare?

Lo Swap Party (letteralmente festa dello scambio) è un fenomeno mondiale nato negli Stati Uniti, più precisamente a Manhattan agli inizi del XXI secolo, sia per una sempre più diffusa consapevolezza dell’importanza di dover proteggere il nostro Pianeta sia come strumento per fronteggiare la grave crisi economica che ha avuto inizio nel 2008. Si tratta di un evento in cui i partecipanti si scambiano abiti, scarpe, borse ed accessori in buone condizioni o addirittura nuovi, che non utilizzano più. In questo modo è possibile rinnovare il proprio guardaroba senza spendere denaro e rimettendo in circolo ciò che per noi non ha più interesse.

La tendenza a condividere i propri armadi è ben presto sbarcata anche in Italia, secondo alcuni dati statistici, soprattutto in città come Roma, Torino, Milano e Napoli. Si tratta di un trend molto forte che interessa soprattutto le nuove generazioni che amano condividere tutto. Gli Swap Party possono essere organizzati in vari modi: eventi privati tra amici, eventi organizzati da gruppi di interesse comune (come mamme o studenti) o eventi pubblici organizzati da imprese sociali o organizzazioni no-profit.

Questa è sicuramente un’ottima pratica che coniuga socializzazione ed economia circolare.

E i vestiti che non si riescono a “swappare” o che sono troppo rovinati?
Ricordiamo che su tutto il territorio sono presenti i cassonetti gialli con il logo di Gelsia Ambiente, nei quali è possibile inserire (chiusi in uno o più sacchetti) gli indumenti usati.